Le sostanze, che siano naturali o sintetiche, si possono dividere in due categorie: quelle che si sciolgono volentieri in acqua e quelle che si sciolgono volentieri nei grassi. Acqua e grassi non sono miscibili fra loro (a meno che non si mettano a contatto con sostanze che fanno da “ponte”), così la divisione è netta: basti pensare all’olio versato in un bicchier d’acqua…
Se il nostro corpo assorbe – per ingestione, per contatto con la pelle o per inalazione – sostanze che stanno volentieri in acqua, tali sostanze resteranno poco tempo nell’organismo e verranno facilmente eliminate dai reni con le urine. Se invece il nostro corpo assorbe sostanze che stanno volentieri nell’olio, tali sostanze si annideranno nel grasso corporeo, ossia nei cuscinetti adiposi e nel latte materno; queste sostanze vengono definite bioaccumulabili.
Alcuni esempi di sostanze bioaccumulabili sono: diossine e PCB, DDT e altri pesticidi, le aflatossine, il benzene e altri idrocarburi, gli ftalati, il benzo-a-pirene e altri IPA, il tensioattivo sodio alchilbenzen solfonato (LAS), l’agente disinfettante Triclosan, vari componenti di olii essenziali quali isoeugenolo, limonene, liliale, benzil benzoato, benzil salicilato. Le sostanze sunnominate possiedono tutte preoccupanti tossicità a lungo termine, quale più quale meno; esistono però anche sostanze bioaccumulabili che fanno bene alla salute, quali le vitamine liposolubili, l’olio extravergine d’oliva e tante altre. Tutto sta a distinguerle fra loro…
Le fragranze, sia che contengano allergeni sia che non ne contengano, hanno sempre qualche componente con tendenza ad accumularsi nell’organismo; per questo vanno selezionate affinché non contengano sostanze tossiche né ftalati.
Le creme cosmetiche naturali sono fatte con grassi e olii (cacao, karitè, cocco e altri), pertanto la loro funzione emolliente coincide inevitabilmente con la caratteristica di essere accumulate nell’organismo.
Bensos mette particolare attenzione nella selezione delle materie prime, utilizzando laddove possibile solo sostanze non bioaccumulabili e, laddove ne sia invece richiesto l’uso, evitando gli ingredienti tossici.
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