Laboratorio2Spesso si leggono etichette di detersivi che, per testimoniare l’ecologicità dei prodotti, riportano la scritta “Biodegradabile al 100%”. Come mai i prodotti Bensos non la riportano? In realtà, tale dicitura è solo uno slogan pubblicitario, che non fa capo ad alcuna normativa riguardante parametri misurabili con analisi di laboratorio.

La biodegradabilità è la tendenza delle sostanze a essere degradate – ossia rotte in tanti piccoli pezzettini che non fanno più male né alla Natura né alle persone – dai microorganismi biodegradatori (batteri saprofiti) naturalmente presenti nell’ambiente. Le prove tecniche più restrittive, che indicano quindi la maggiore biodegradabilità possibile misurabile per una data sostanza, non possono dare come risultato la “biodegradabilità al 100%”, bensì la biodegradabilità “almeno al 60%”; l’importante è che tale processo avvenga in un tempo limitato, ossia al massimo in 28 giorni, per evitare che la sostanza sia persistente nell’ambiente ossia che se ne stia in giro a inquinare per lungo tempo.

Fra l’altro, in Chimica il “100%” è un numero che ha poco senso, come lo “zero”: uno strumento di misura non può garantire l’assenza totale di una cosa, oppure la sua presenza completa, proprio perché un’analisi – per quanto precisa – avrà sempre un margine di errore. Pertanto un’indicazione chimica credibile non può riportare “zero” oppure “100%”, al massimo un valore con più o meno un po’ di errore, oppure un intervallo (come “maggiore di”, “minore di”…).

Infine, le analisi di biodegradabilità più restrittive (Test OECD 301) solitamente vengono svolte solo sui singoli ingredienti, non sui detersivi finiti (che sono miscele complesse, ossia il frutto della miscelazione fra loro di tante sostanze). La normativa dice di non svolgere queste analisi sui prodotti finiti, perché in molti casi i criteri di accettabilità non verrebbero rispettati, a causa delle interazioni fra le varie sostanze chimiche che potrebbero rallentare il processo di degradazione: ogni singola sostanza potrebbe essere biodegradata entro 28 giorni, mentre l’insieme delle sostanze potrebbe richiedere molti più giorni, a causa di reazioni impreviste fra le sostanze.

Bensos, nell’ambito di ricerche sperimentali dell’Università di Brescia, per precauzione ha preferito svolgere questi test anche su alcune proprie formulazioni, nonostante fossero miscele complesse: ha verificato così che certe formulazioni non vanno prodotte, in quanto lentamente biodegradabili! La scelta di Bensos è fare una comunicazione veritiera, che non sia legata a “facili” slogan, bensì sia basata su dati tecnici verificabili e documentati.

Lascia un commento

Privacy Policy (richiesto). Acconsenti al trattamento dei tuoi dati personali al fine di inviarci il tuo commento.