Oggi parliamo di un aspetto che riveste una certa importanza nella scelta del prodotto per bucato o per le superfici: la presenza o meno del profumo.

Annusare una fragranza gradevole è da sempre associato a un senso di benessere. Nelle civiltà antiche, come gli Egizi e i popoli mesopotamici, i profumi venivano disciolti in olii pregiati di oliva, sesamo o altri semi, erano conservati in preziose ampolle in vetro ed erano impiegati soprattutto in riti religiosi e in cerimonie, oltre che, in seguito, dai nobili per coprire gli odori corporali in assenza di igiene personale; per lungo tempo quindi il possesso delle essenze profumate è stato riservato alle élite.

Nel mondo contemporaneo, come anche altri oggetti e beni di consumo, i profumi sono diventati alla portata di tutti: i costi di produzione si sono abbassati, anche per via di procedimenti di sintesi innovativi; le logiche commerciali hanno portato alla rapida espansione di tutte quelle sostanze che, aggiunte a prodotti di consumo, possono aumentarne la diffusione. Infatti, i profumi si sono diffusi particolarmente nei detersivi e nei prodotti per il corpo. Non solo: la loro presenza viene ampiamente sottolineata e pubblicizzata, quasi fosse necessaria per un’efficace azione lavante. È davvero così? E poi, tale presenza è senza rischi?

La risposta alla prima domanda, secondo il nostro punto di vista, è no: la bontà di lavaggio non ha nulla a che vedere con la profumazione, anzi il profumo può nascondere gli odori dovuti a un eventuale lavaggio imperfetto. È come se una persona preferisse coprire con quantità crescenti di profumo il fatto di non farsi la doccia dopo aver sudato tanto… in effetti è ciò che facevano i nostri antenati.

Alla seconda domanda rispondiamo allo stesso modo: non è esente da rischi. Molti ingredienti dei profumi sono allergizzanti, ma non solo: fra essi vi sono molte sostanze, anche di origine naturale, dotate di tossicità a lungo termine (nei confronti del profilo genetico, del sistema riproduttivo, del sistema endocrino). Se pensiamo che buona parte delle sostanze contenute in una fragranza, siano esse di origine naturale o sintetica, hanno la tendenza a bioaccumularsi (ossia rimanere nell’organismo, nel circolo sanguigno oppure annidate nei cuscinetti adiposi), si capisce che l’utilizzo frequente di profumi espone l’organismo a un’azione tossica molto più di quanto si vorrebbe. In particolare, i bambini dovrebbero essere esposti ai profumi il meno possibile.

Qual’è la proposta di Bensos? Innanzitutto, la maggior parte dei prodotti, in particolare detersivi per bucato ma anche detergenti per superfici e prodotti di pulizia per le stoviglie, sono esenti da profumo. I prodotti contenenti profumo sono ben definiti e il loro uso non è strettamente necessario, quindi l’utente può scegliere se e quando usarli: per esempio, la Fragranza per Bucato non è contenuta nel Lavabiancheria, bensì è a parte. In più, le fragranze utilizzate sono esenti da allergeni e da alcune sostanze dotate di tossicità a lungo termine (peraltro usate in molti prodotti sul mercato). Nei prodotti per il corpo, le fragranze sono presenti in quantità minima.

Lo scopo di Bensos è proporre detergenti e detersivi ecologici di grande efficacia, senza danneggiare la salute di chi li utilizza né l’ambiente, lasciando ai fiori il compito di profumare, delicatamente e senza danni.

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