Anche riguardo ai conservanti, Bensos ha studiato a lungo e tuttora studia quali siano le sostanze sicure dal punto di vista della salute e dell’ambiente; esclude così l’uso di alcune molecole, ammettendone invece altre, sia nei detersivi sia nei detergenti per l’igiene della persona e nelle creme. Perché quest’attenzione?
La presenza di conservanti è sempre guardata con sospetto, non solo negli alimenti ma anche nei prodotti di consumo come detersivi e cosmetici. In effetti, si tratta di sostanze che devono in qualche modo “combattere la vita”: il loro scopo è impedire che vivano e si sviluppino colonie di microbi, in grado di rovinare o intossicare i prodotti.
Quest’esigenza è senz’altro importante e va rispettata. Il problema sorge quando i conservanti utilizzati sono a loro volta tossici, oppure non vengono “digeriti” facilmente dall’ambiente nel momento in cui i prodotti vengono sciacquati via e riversati nelle acque.
I conservanti più diffusi presentano criticità in questo senso: il Kathon, per esempio, miscela di sostanze altamente tossiche per gli organismi acquatici, è formato dal mutageno CIT (chloroisothiazolinone) e dal MIT (methylisothiazolinone), entrambi allergizzanti; il bronopol (2-Bromo-2-Nitropropane-1,3-Diol) è altamente tossico per gli organismi acquatici, non è biodegradabile e in più è allergizzante e, in ambiente alcalino, rilascia la tossica e allergizzante formaldeide; altri conservanti (Sodium hydroxymethylglycinate, Imidazolidinyl urea, Diazolidinyl urea, DMDM hydantoin, Quaternium-15) sono denominati proprio “donatori di formaldeide”, che rilasciano poco a poco a seconda del pH e della quantità di acqua contenuta nel prodotto. Caratteristica di tali molecole è il fatto di esercitare un’azione molto forte, sproporzionata ed eccessiva rispetto allo scopo principale: conservare durante il periodo previsto di immagazzinamento, né più né meno. A chi non è capitato di trovare in un cassetto una crema vecchissima, o nell’armadietto un detersivo di parecchi anni prima, trovandoli ancora perfettamente conservati? La presenza di conservanti fortissimi li ha aiutati ad allungare i tempi di stoccaggio… ma a quale prezzo per l’ambiente e la salute?
Bensos da sempre ha deciso di selezionare le molecole utilizzate come conservanti ispirandosi ai criteri dell’etichetta ecologica Bra Miljoval, che indicano come accettabili i conservanti che preservano i prodotti solo durante lo stoccaggio; queste molecole sono relativamente blande rispetto a quelle citate prima, però svolgono comunque la loro funzione e non danneggiano la salute né l’ambiente. Per questo i prodotti Bensos, sia quelli per bucato, per la cucina o per le superfici, sia i prodotti per la cura del corpo, non vanno diluiti e poi messi via per molti giorni: i prodotti concentrati vanno diluiti e poi utilizzati subito, in modo che non si creino problemi di conservazione sul prodotto giù diluito.
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