Spesso si rimane affascinati dai colori brillanti, che danno un tocco di allegria ad ogni cosa. Molti detersivi di uso comune sono colorati, si pensi ai vari lavapiatti, ai multiuso, agli ammorbidenti… Perfino molti detersivi e detergenti definiti “ecologici” sono addirittura fluorescenti!

Tuttavia, i coloranti possono nascondere delle insidie, soprattutto sotto il profilo della tossicità a lungo termine e della sensibilizzazione allergica. Perfino le molecole ammesse per l’uso alimentare sono sotto accusa; si parla principalmente di sostanze di sintesi, ma non solo. Negli U.S.A., per esempio, tutti i 9 coloranti finora ammessi negli alimenti sono oggetto di indagine, in quanto vi sono indizi preoccupanti che debbano essere sostituiti con molecole più sicure. Sì, ma quali?

ColorantiLa scelta del colorante dipende dal tipo di materiale a cui deve essere aggiunto. Esistono infatti coloranti ragionevolmente innocui (es.: clorofilla, caramello, antociani, …), ma spesso non sono stabili nei prodotti finiti, oppure chimicamente non sono compatibili con essi, oppure semplicemente conferiscono ai prodotti colorazioni poco invitanti. Questo vale sia per gli alimenti, sia per i detersivi; in questi ultimi in particolare, i principi attivi del detersivo o anche solo il pH spesso sono in grado di scindere le molecole di colorante (es. clorofilla), con il risultato che il prodotto finito sbiadisce in poco tempo… a meno di usare sostanze stabilizzanti, che però generalmente non sono per nulla ecologiche. Più un colorante aggiunto a un detersivo è persistente, meno è ecologico. I vari rosa fucsia, azzurro carico, verde pisello e altri sono tutti artefatti non ecologici e tossici a lungo termine.

Riassumendo: i fissativi non sono biodegradabili; i coloranti possono dare tossicità a lungo termine (come la mutagenicità per l’indaco, la tendenza a dare allergie di indaco, Blue patent V, i vari Rosso, Giallo e Giallo arancio

Bensos al momento ha scelto di non usare coloranti; il bruno di alcuni prodotti è da ricondursi al colore naturale di derivati dello zucchero e di amminoacidi, presenti fra gli ingredienti. I prodotti possono essere riconosciuti facilmente uno rispetto all’altro tramite i colori presenti sulle etichette.

Per esempio, quando utilizzate il Lavabiancheria Bensos potete star sicuri che non lascerà sui vostri indumenti né sbiancanti ottici (non biodegradabili, interferenti con il sistema endocrino), né azzurranti per tessuti e neppure coloranti per il detersivo; idem per gli altri prodotti per bucato, fra cui l’Ammorbidente.

Anche la pulizia della casa, così come il lavaggio delle stoviglie, non hanno alcun bisogno di essere fatti con prodotti “colorati”. I coloranti non hanno alcun potere lavante: “servono” solo a inquinare!

 

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