Dalle foglie di Melaleuca alternifolia, pianta originaria dell’Australia denominata anche Tea tree, viene estratto un olio essenziale apprezzato da molti per le sue proprietà antimicrobiche. Questa essenza è formata da varie sostanze, facenti parte della categoria dei terpeni, fra cui terpinen-4-olo (contenuto almeno al 30%), cineolo, gamma-terpinene, p-cymene, alpha-terpinene e altri.

Il terpinen-4-olo, il principio attivo più interessante, è contenuto fra l’altro anche nell’olio di Timo, nella noce moscata e in altri estratti. È oggetto di studi scientifici approfonditi perchè, in effetti, pare proprio che manifesti attività antimicrobiche: risulta efficace, fra l’altro, nel combattere ceppi di Staphylococcus aureus (un batterio pericoloso) resistenti alla meticillina; la sua azione è tanto maggiore quando isolato rispetto agli altri componenti dell’olio essenziale, che ne mitigano gli effetti. Si sta approfondendo anche la sua attività di inibizione tumorale: pare abbia azione antiproliferativa verso tumori di mammiferi (topi) e che possa indurre l’apoptosi (un meccanismo di morte cellulare) di cellule leucemiche umane. Questi risultati sono incoraggianti, ma non sono ancora conclusivi; in più, sono interessanti in quanto inseriti in ricerche scientifiche, finalizzate all’uso sotto controllo medico, non certo per forme di “automedicazione”. Perchè?

Non bisogna mai dimenticare che la Natura è affascinante ed è lei che ci ospita, quindi dobbiamo rispettarla e conviverci; tuttavia, bisogna anche guardarsi dagli effetti collaterali che spesso le sostanze di origine naturale presentano. Nel caso del terpinen-4-olo, gli aspetti che ci devono ispirare cautela sono fondamentalmente 2:

  • è bioaccumulabile, cioè una volta assorbito tende a ristagnare nei nostri tessuti adiposi e nel latte materno;
  • è un sospetto interferente endocrino, ossia è stata verificata la sua tendenza a mimare gli ormoni con attività estrogenica e antiandrogenica.

Quest’ultimo dato è stato inizialmente ipotizzato a causa di disturbi ormonali riscontrati dai medici in alcuni bambini non ancora adolescenti (dai 4 ai 10 anni), che avevano utilizzato detergenti cosmetici contenenti olio di Tea Tree, nonché olio di lavanda; nel toglierne l’uso, i problemi ormonali sono scomparsi. L’attività di interferenza con le cellule endocrine – dell’uno e dell’altro olio, in modo indipendente l’uno dall’altro – è stata poi approfondita e verificata in laboratorio, ottenendo valori affidabili.

Concludendo: se la comunità scientifica, dopo ulteriori studi approfonditi, riterrà che tale principio attivo sia utilizzabile per curare alcune patologie, sicuramente terrà conto anche degli aspetti negativi valutando il rapporto costo-beneficio. A nostro parere, il terpinen-4-olo (e con esso l’olio di Tea Tree, di cui è il principale componente) è una sostanza da maneggiarsi con cautela, inadatta all’uso come ingrediente cosmetico o di detergenti.

Pertanto i prodotti Bensos, che siano detersivi, detergenti per il corpo o creme Benè, non lo contengono.

Riferimenti: Khaw-on P et al, Asian Pac J Cancer Prev 13(7): 3073-76 (2012); Toxnet – HSDB; Miyazawa M et al, J Agric Food Chem 49(9): 4312-4 (2001); Cal K et al, J Dermatol Sci 41(2): 137-42 (2005); Greay SJ et al, Cancer Chemother Pharmacol 65(5): 877-88 (2010); Loughlin R et al, Lett Appl Microbiol 46(4): 428-33 (2008); D. V. Henley et al., N Engl J Med 356:479-85 (2007).

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