Madre_e_bimboIl NIH, che negli U.S.A. corrisponde al nostro Istituto Superiore di Sanità, sostiene che un’ampia gamma di sostanze, sia naturali sia artificiali, sia sospettata di causare interferenze con il sistema endocrino. Tali sostanze si possono trovare in molti prodotti in uso nella vita di tutti i giorni, fra cui bottiglie in plastica, lattine in metallo per cibi, detersivi, ritardanti di fiamma, cibo, giocattoli, cosmetici, pesticidi.
Il NIH sta compiendo ricerche atte a verificare se l’esposizione agli interferenti endocrini può dare effetti sulla salute umana, fra cui la diminuzione della fertilità e l’aumentata incidenza di endometriosi e di alcuni tumori. Tali ricerche mostrano già che gli interferenti endocrini posso dare il massimo rischio durante lo sviluppo prenatale e il primo sviluppo postnatale (prima infanzia), quando gli organi e il sistema nervoso sono in formazione.

Per tanti anni tutti noi siamo stati esposti senza saperlo agli alchilfenol etossilati (APEO), fra cui il nonilfenolo etossilato, finché sono precipitosamente stati ritirati dal mercato europeo. Fino al 2005, essi erano praticamente ubiquitari nei detersivi; erano presenti anche nei detergenti ad azione disinfettante per uso dermico (in prodotti tipo “citrosyl”, che le mamme inconsapevoli utilizzavano perfino su ferite aperte…).

Fra i sospetti interferenti endocrini presenti in molti detergenti per il corpo e in taluni detersivi possiamo citare, per esempio: i conservanti antifungini conosciuti con il nome di parabeni; il conservante per materie prime grasse BHA (butilidrossianisolo), usato anche negli alimenti, con l’aggravante di essere bioaccumulabile proprio in quanto liposolubile; il silicone ciclotetrasilossano, una sostanza tossica per il ciclo riproduttivo usata – comunque – in shampoo e altri cosmetici; il linalool, principio attivo dell’olio essenziale di lavanda, anch’esso bioaccumulabile, e il Tea tree oil (Melaleuca alternifolia); il benzofenone-3, usato come filtro per i raggi UV.

Le ricerche da parte di enti pubblici e comitati scientifici sono tuttora in corso. Nuovi metodi di analisi permettono di verificare gli effetti di presunti interferenti endocrini (es.: estrogeno-simili, androgeno-simili, inibitori della steroidogenesi) su specie acquatiche.

Bensos ha fatto la scelta di non utilizzare sostanze dotate di tossicità a lungo termine, come l’interferenza con il sistema endocrino in tutti i suoi prodotti, detersivi Bensos e Linea Forte, cosmetici Benè e Sawa.

In particolare, fra poco la gamma dei prodotti Bensos Linea Benè verrà integrata con creme corpo di ottima qualità. La qualità sarà sia nell’efficacia, poiché si tratta di prodotti ottimi per capacità idratante ed emolliente, sia nella composizione: non vi troverete né il BHA né altre sostanze subdolamente tossiche, come siliconi, paraffine, oli essenziali. Questi ultimi, ricordiamo, vanno usati con grande cautela – alla stessa stregua di fitoterapici – e non vanno loro esposti i bambini.

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