La plastica sta avendo una rivalutazione generale sul piano dell’impatto ambientale: finalmente le istituzioni stanno prendendo coscienza delle ragioni per cui il suo uso deve essere ridimensionato, ossia ridotto o azzerato laddove sia tecnicamente possibile. Per esempio, vige ora l’obbligo di utilizzare shopper biodegradabili. Purtroppo, per il trasporto e contenimento di detersivi liquidi a base acqua non è possibile utilizzare materiali biodegradabili, per le ovvie ragioni riconducibili alla conservazione stessa dei prodotti e alla necessità di evitare sversamenti.

Bensos da sempre è alla ricerca della migliore soluzione, compatibile con le proprie possibilità di investimento, al fine di rendere anche gli imballaggi sempre più sostenibili. È di pochi mesi fa la decisione di iniziare a invasettare le creme cosmetiche in recipienti di vetro (con coperchio in alluminio o in ferro), che è la soluzione più ecologica di tutte. Al momento non ci sembra applicabile anche per i detergenti e detersivi (se non per serbatoi alla spina fissi, per esempio), per 2 ragioni fondamentali: le bottiglie in vetro sono fragili e pesano molto. Il problema dei costi e dei consumi energetici relativi al trasporto delle merci è anch’esso importante e temiamo che trasportare recipienti in vetro di queste dimensioni lo aggraverebbe.

Per i detersivi, recipienti sottili sostenuti da scatole in cartone, come i bag-in-box, potrebbero essere interessanti; tuttavia questi “bag” sono realizzati in materiale formato da strati di plastiche diverse (talvolta con lamina metallica) e pertanto non riciclabile. Dopo aver cercato per anni, abbiamo scoperto che in effetti esiste una tipologia di bag-in-box in HDPE riciclabile, la quale tuttavia ha dei costi elevatissimi, tanto che costa molto di più rispetto a un normale flacone in HDPE; l’unico vantaggio che presenterebbe, in questo momento, sarebbe la maggiore comprimibilità in sede di smaltimento, con minore spazio occupato.

Che cosa fare, allora? Dovendo per forza utilizzare recipienti in plastica – comunque riciclabile – siamo favorevoli alle ricariche alla spina nei negozi che vendono i nostri prodotti. Non solo, promuoviamo questa pratica anche a casa: consigliamo alle famiglie di acquistare inizialmente i flaconi di piccole dimensioni (250 ml, 750 ml, 1 litro o 2 litri, a seconda della tipologia del prodotto); poi incentiviamo all’acquisto delle taniche da 5 litri e da 20 litri (che possiamo riempire più volte, se ci vengono restituite pulite) in modo che ogni famiglia possa “farsi la spina” a casa propria riempiendo i flaconi piccoli e riutilizzandoli numerose volte. La stessa cosa si fa a livello di utenza professionale.

In più, le taniche da 20 litri sono realizzate con HDPE riciclato al 70%, a sua volta riciclabile, e sono certificate Plastica 2a Vita. Per il momento i flaconi piccoli e le taniche da 5 litri non contengono percentuali di plastica riciclata, ma in futuro ci attrezzeremo in questa direzione.

Anche per il contenimento e il trasporto dei prodotti, Bensos continuerà a cercare nuove soluzioni percorribili, che verranno prese in considerazione solo se in linea con i Criteri di sostenibilità e riciclabilità.

 

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