I cambiamenti climatici si stanno manifestando sempre più rapidamente e in modo sempre più evidente, inducendo i governi dei Paesi industrializzati a prendere decisioni epocali allo scopo di limitare i danni e di tutelare l’ambiente in modo efficace. La compresenza della pandemia e della guerra stanno tuttavia limitando la portata di tali decisioni, dovendo i governi stessi tamponare le loro conseguenze sulla popolazione; per esempio, la transizione ecologica in ambito energetico viene rallentata dalla crisi del gas naturale.

Alcuni gesti di tutela ambientale sono pertanto ancora affidati all’iniziativa personale dei cittadini. Uno di questi aspetti riguarda la salvaguardia delle acque dei bacini idrici e dei corsi d’acqua, soprattutto qualora soggetti alla siccità.

L’acqua: un bene di primaria importanza a rischio

L’inquinamento delle acque acquista maggior importanza in tempi di siccità per varie ragioni, di cui possiamo fare qui un elenco non esaustivo:

  • quando l’acqua è poca, la concentrazione delle sostanze inquinanti disciolte aumenta, con conseguenze negative sia sulla potabilità delle acque destinate al consumo umano, sia sulla qualità delle acque per l’irrigazione agricola, sia ovviamente per gli ecosistemi delle acque superficiali e per la vita degli organismi acquatici;
  • quando diminuisce troppo il flusso idrico, gli impianti di depurazione civici possono avere dei problemi di funzionamento;
  • nell’ambito della detergenza, diventa poco sostenibile l’utilizzo di detersivi schiumogeni, che richiedano lunghi risciacqui;
  • in generale l’uso di detergenti a base di sostanze inquinanti vede aumentare il proprio impatto in modo marcato.

La concentrazione degli inquinanti nelle acque

È utile sottolineare che le sostanze riconosciute come inquinanti tossici, come metalli pesanti, idrocarburi, pesticidi o altre sostanze tossiche, possono essere tollerati dall’organismo nel lungo periodo, a patto che le loro concentrazioni si mantengano sotto valori-soglia commisurati alla loro tossicità (più una sostanza è tossica, più sarà basso il valore di concentrazione che non deve essere superato). Nel ridursi l’acqua, se il bacino o falda è esposto a una sorgente di sostanza inquinante, la concentrazione finale potrebbe aumentare.

La protezione offerta dai depuratori civici è considerevole, ma va aiutata

È dovere delle istituzioni pubbliche predisporre strumenti per la salvaguardia delle acque dall’inquinamento, ma è chiaro che per facilitare questo compito bisogna che le acque reflue in ingresso siano meno cariche possibile di inquinanti. Vi sono esempi di sostanze, come i fosfati e i derivati del fosforo, nei cui confronti questo compito è assolvibile solo in parte: le tecniche di rimozione del fosforo dalle acque sono ben lungi dall’essere ottimizzate e le conseguenze (eutrofizzazione) della loro presenza nei fiumi e nei laghi sull’ambiente possono essere molto preoccupanti. Idem per clorammine e nitrosammine, che sfuggono ai trattamenti e rimangono nell’ambiente, manifestando la loro tossicità a tempo indeterminato in quanto non biodegradabili.

Perché è importante la scelta del cittadino?

L’inquinamento delle acque può essere prevenuto o limitato sulla base di scelte personali: il fatto di non utilizzare pesticidi ed erbicidi per il proprio orto o giardino, di preferire la protezione dagli insetti tramite zanzariere rispetto all’uso di insetticidi sono elementi molto importanti; anche il conferimento corretto degli imballaggi nella raccolta differenziata, la scelta di utilizzare vernici a basso impatto ambientale, l’utilizzo di mezzi di trasporto e di riscaldamento a basse emissioni e tante altre decisioni di questo tipo possono fare la differenza, se le famiglie che le applicano sono tante.

La scelta di usare solo detersivi e detergenti strettamente ecologici per le pulizie di casa e sul posto di lavoro può essere un aiuto concreto e importante alla salvaguardia dell’ambiente. L’assenza di fosforo, l’assenza di derivati del cloro come candeggina/varechina, in generale l’assenza di inquinanti non biodegradabili, così come l’assenza di sostanze tossiche a lungo termine e allergeni, possono comunque essere compatibili con un’elevata qualità di lavaggio: i prodotti Bensos ne sono la dimostrazione.

La tutela dell’ambiente va fatta seriamente. Se le nostre abitudini di vita contempleranno sempre di più le scelte come quelle sopra descritte, allora siamo convinti che la Natura potrà essere salvata e con essa il benessere di tutti.

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