Albero_sul_fiumeL’impatto sull’ambiente va valutato in base al tipo di ambiente che riceve la sostanza oggetto di valutazione.
Se il primo ambiente ricevente è l’acqua, si valuta la tossicità per gli organismi acquatici, che si esprime come EC50 in mg/L (la concentrazione alla quale la sostanza danneggia il 50% di pesci, crostacei, alghe o batteri). Nel caso dei detersivi, molte sostanze usate abitualmente sono altamente tossiche per gli organismi acquatici ossia il loro EC50 è inferiore a 1 mg/L (quindi, basta poca sostanza per danneggiare o uccidere la metà degli organismi acquatici esaminati).

Altri parametri utili sono la mobilità e la persistenza nel suolo – utili specialmente per quelle sostanze che dall’acqua passano volentieri nel suolo (fondali, sedimenti), come per es. i fosfonati – oppure la tendenza a evaporare ed eventualmente a degradarsi con la luce solare (fotodegradazione, come ad es. per il diossano, o per il ciclotetrasilossano), oppure ancora la tendenza ad accumularsi nell’ambiente con il tempo, che si misura con la biodegradabilità rapida.

Si tratta di un parametro molto importante, in quanto misura la capacità dei batteri presenti nell’ambiente di degradare la sostanza entro un dato periodo. La novità di questi ultimi anni rispetto al passato (in particolare dopo il 2005, anno di applicazione del Reg 648/2004/CE sui detergenti, in quanto questa legge richiede l’applicazione di questo parametro per i tensioattivi contenutivi) consiste proprio nell’aver stabilito un limite massimo di tempo per la biodegradazione, trascorso il quale, se buona parte della sostanza non è ancora stata degradata, la sostanza non viene considerata facilmente biodegradabile.
Che cosa implica ciò?
Se una sostanza è rapidamente biodegradabile, non darà problemi di accumulo nell’ambiente: i batteri faranno il loro lavoro, alimentandosene e dando come risultato molecole piccolissime e che abitualmente fanno parte dell’ambiente (acqua, anidride carbonica, azoto), con il meccanismo della mineralizzazione.
Al contrario, le sostanze lentamente o per nulla biodegradabili resteranno per tempi lunghi o lunghissimi (anni, decenni…) nell’ambiente, aumentando la propria concentrazione man mano ne arrivano nuove quantità dagli scarichi domestici e industriali.
I Test OECD 301 servono per misurare la biodegradabilità rapida. Al momento, l’OECD li ha validati solo per le sostanze singole, non per le miscele.

I prodotti Bensos senza profumo contengono esclusivamente sostanze rapidamente biodegradabili secondo i Test OECD 301 e sali minerali.

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