cessori di formaldeide nei detersivi e cosmeticiOggi vi raccontiamo una storia, che rappresenta bene il modo di lavorare in Bensos.

Alcuni giorni fa è arrivata una circolare da un grosso produttore di tensioattivi (che sono una tipologia di ingredienti) in cui si spiega che, in base a una legge europea, l’utilizzo di alcuni tensioattivi di sua produzione richiederebbe di riportare sui prodotti finali la scritta “Rilascia formaldeide”. Questo perché tali tensioattivi contengono un conservante della categoria dei “cessori di formaldeide”; tale produttore propone ora tensioattivi contenenti conservanti alternativi, in quanto ha scelto di non usare più i “cessori”. Vediamo perché.

La formaldeide e le sostanze che la rilasciano

I conservanti sono ingredienti atti a tutelare i prodotti dalla contaminazione di batteri e altri microorganismi quali lieviti e muffe, che potrebbero alterarne il contenuto. Non tutti i detersivi ne hanno bisogno, perché dipende anche da proprietà intrinseche dei prodotti (come il pH), però è indubbio che i prodotti che ne abbisognano (in particolare creme e detergenti per il corpo) non vadano lasciati senza copertura conservante, anche per la sicurezza degli utenti.

Fra i conservanti più diffusi in passato, la formaldeide si è rivelata essere molto efficace, ma anche molto tossica soprattutto a lungo termine: è altamente sensibilizzante per la pelle e, soprattutto, è stata confermata la sua azione cancerogena per l’Uomo (l’IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca su Cancro, l’aveva definita tale già nel 2008). In passato, fra i vari usi, la formaldeide pura veniva utilizzata in abbinamento al metanolo nella formalina, come disinfettante e come conservante per campioni biologici.

Attualmente la si può trovare in molti prodotti fra cui detergenti, cosmetici e vestiti, come spiegavamo in questo approfondimento. Nei detersivi e nei cosmetici, è possibile trovare la formaldeide nella forma dei cosiddetti “cessori di formaldeide“, sostanze che in determinate condizioni si trasformano e la rilasciano in piccole quantità; in base alle evidenze scientifiche, la Commissione Europea ha deciso che anche queste piccole quantità non proteggono a sufficienza dai rischi per la popolazione e ha abbassato tantissimo il limite di concentrazione ritenuto sicuro nei cosmetici. Ecco un elenco dei principali “cessori”: Sodium N-(hydroxymethyl) glycinate; 2-Bromo-2-nitropropane-1,3-diol (Bronopol); Diazolidinyl urea; Imidazolidinyl urea; 5-Bromo-5-nitro-1,3-dioxane; DMDM Hydantoin.

Bensos ha scelto già da anni la strada più sicura: non usa formaldeide

Come dicevamo in questo articolo, Bensos ha scelto da molto tempo quale strada percorrere, per tutte le materie prime compresi i conservanti: studiare i dati tossicologici ed escludere le materie prime nocive, prendendo in considerazione le impurezze e i conservanti delle materie prime stesse.

Nella fattispecie dei conservanti, si scelgono le materie prime in modo che contengano conservanti che rientrino nei criteri Bensos, oppure materie prime che non abbiano bisogno di agenti conservanti. Nel caso in cui una materia prima contenga, di base, un conservante ritenuto tossico o inquinante da Bensos, quando i rapporti con il fornitore lo permettono è prassi per Bensos farsi mandare tale materia prima priva di conservante; all’arrivo, viene addizionata di conservante “sano” dagli stessi operatori di Bensos. Nel caso in cui tale accordo non si trovi, si sceglie di non acquistare da quel produttore.

Sottolineiamo che Bensos applica le sue scelte nello stesso modo su tutta la gamma di materie prime, che sia per l’uso in detersivi professionali o in cosmetici per i neonati: non c’è differenza, tutti devono essere tutelati dalle sostanze tossiche, così come l’ambiente deve essere tutelato dagli inquinanti.

Cosa si intende in realtà per detersivi ecologici?

Fa parte della definizione di detersivi ecologici anche l’attento studio finalizzato a non utilizzare materie prime, anche le più sconosciute, che possono in qualche modo rivelarsi non in linea con i nostri criteri ed altresì molto rischiose per la Natura e per l’Uomo. Per questo il nostro reparto di ricerca diretto da Silvia Palladini è alla continua ricerca di materie prime considerate, sulla base di studi scientifici validati, non nocive all’ambiente, che possano rendere i detersivi, detergenti e cosmetici Bensos realmente ecologici.

Concludiamo dicendo che Bensos non acquistava ingredienti contenenti cessori di formaldeide neppure prima che la legge europea restrittiva ne limitasse l’uso sicuro: l’atteggiamento prudente di Bensos, a tutela dell’ambiente e della salute di tutti, risulta confermato da queste scelte legislative.

[Bibliografia: IARC Monographs Vol. 88, ECHA Investigation Report 2017, Reg. (CE) n. 1223/2009, SCCNFP Opinion 2002, Swedish Society for Nature Conservation – Good Environmental Choice Criteria – 2018:1]

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