Normalmente si pensa che la legge impedisca alle aziende produttrici di utilizzare sostanze che non fanno bene, per la realizzazione dei prodotti destinati ai consumatori. Va detto che è così solo per alcune sostanze, quelle a maggiore impatto (per esempio la trielina o certi tensioattivi molto diffusi in passato, i nonilfenoli e derivati). Esistono tuttavia tante “vie di mezzo” che non sono sottoposte ad alcuna restrizione. È qui che il consumatore attento può scegliere di rivolgersi solo ad aziende che hanno fatto della tutela della salute e dell’ambiente la loro mission, come Bensos.

Molti detersivi, per funzionare sufficientemente bene, contengono sostanze che non fanno bene alla salute né all’ambiente. Il fatto che siano prodotti da aziende molto grosse non è, purtroppo, una tutela: storicamente, esse sono impostate per raggiungere soprattutto obiettivi di buon funzionamento del prodotto (per esempio: una buona smacchiatura, che sia reale o simulata otticamente), disinteressandosi completamente degli altri aspetti, a meno che non intervenga una legge a imporre determinate modifiche alle formulazioni.

I detersivi economici, in particolare, contengono sostanze dal basso costo, in cui tali problematiche sono amplificate. Così, in una diffusa catena di negozi di prodotti per la casa, al costo di poco più di due caffè si può trovare un detersivo per lavatrice liquido di marca, che contiene – come primo componente dopo l’acqua – un tensioattivo bandito dai Paesi scandinavi da più di 20 anni (Sodium C10-13 Alkyl Benzenesulfonate) in quanto altamente mutageno e tossico per il ciclo riproduttivo; sono presenti la Triethanolamine (TEA) e un suo derivato, di cui abbiamo parlato in precedenza. Contiene anche un ingrediente che serve per abbassare la durezza dell’acqua a base di fosforo; questa caratteristica lo rende altamente dannoso per la vita acquatica. Citiamo anche i numerosi componenti della fragranza allergizzanti e dotati ognuno di varie tossicità a lungo termine, nonché un colorante mutageno (sulforhodamine), due conservanti allergizzanti (isotiazolinoni) e un enzima allergizzante (sul quale esiste il dubbio che sia mutageno ).

Queste caratteristiche poco desiderabili sono, in realtà, perfettamente evitabili: la buona qualità di lavaggio si ottiene anche tramite l’uso di sostanze prive di questi effetti collaterali. Così come per le altre applicazioni (superfici e cucina), anche per il bucato domestico e professionale Bensos ha studiato formulazioni formate esclusivamente da sostanze a basso impatto ambientale e prive di effetti a lungo termine sulla salute. Il risparmio si può calcolare sulla concentrazione dei prodotti (alcuni sono particolarmente concentrati) e sull’utilizzo delle confezioni più grandi (taniche), per le quali il costo al litro è più basso.
Con Bensos si ha la garanzia che vengono utilizzati solo ingredienti di alta qualità, che rispettino i più elevati criteri ambientali e di tutela della salute.

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