Aromi_allergieRicordiamo insieme gli aspetti principali del problema allergico: diventare allergici a una o più sostanze nel corso della vita può succedere a chiunque sia geneticamente predisposto, generalmente senza sapere di esserlo…

Lo scatenarsi della reazione allergica può dipendere dalla particolare condizione in cui si trova il nostro sistema immunitario in quel momento, oltre che da alcuni fattori ambientali.
Per taluni soggetti bastano pochi contatti con l’allergene, per altri sono invece necessarie numerose esposizioni; questi ultimi, di conseguenza, spesso utilizzano per lungo tempo prodotti che contengono l’allergene, pensando che tale contatto sia privo di conseguenze… le quali invece sono solo posticipate.

Le manifestazioni allergiche, a seconda di come uno è predisposto, si annoverano da quelle più lievi (rinite allergica, leggeri problemi cutanei), all’asma fino allo shock anafilattico. Una volta manifestata l’allergia, la persona non potrà più avere contatto con l’allergene, pena il ritorno dei sintomi allergici.

Ogni sostanza può, teoricamente, scatenare un’allergia; alcune sostanze particolari tuttavia sono state riconosciute come forti allergeni nell’ambito di studi epidemiologici approfonditi, che fanno capo alla Commissione Europea. Si veda a tal riguardo la Direttiva 15/2003/CE (nonché il relativo Decreto Legislativo nr. 193 del 03/02/2005) con l’elenco dei 26 allergeni principali che vanno obbligatoriamente citati sulle etichette dei prodotti detergenti e cosmetici che li contengano (in particolare: nei prodotti da risciacquo se superiori allo 0,01% e nei prodotti che rimangono sulla pelle se superiori allo 0,001%).

Gli allergologi riscontrano che le sostanze di origine naturale sono quelle più frequentemente coinvolte in questa patologia. L’elenco della Direttiva peraltro conferma questo aspetto: la maggior parte dei 26 allergeni sono componenti base degli oli essenziali. Tali “oli” (che oli non sono, bensì molecole piccolissime e volatili, chimicamente classificate fra i solventi) hanno una grande diffusione per via delle loro proprietà organolettiche, ossia dell'”essenza” che sprigionano e che risulta molto gradevole all’olfatto; alcuni sembra possiedano anche blande proprietà curative (effetti batteriostatici).
Tali proprietà non devono far abbassare la guardia: oltre agli effetti allergizzanti, molte fra queste molecole mostrano anche tossicità a lungo termine, fra cui l’interferenza con il sistema endocrino, e la maggior parte di essi, una volta assorbita dall’organismo, non viene espulsa tramite le urine bensì accumulata nei cuscinetti adiposi e nel latte materno. Queste e altre caratteristiche li rendono altamente sconsigliati per l’utilizzo da parte di donne in gravidanza e dei bambini fino ai 3 anni.

I Criteri messi a punto da Bensos hanno come intento la totale oggettività di valutazione, pertanto Bensos non “parteggia” per l’una o per l’altra sostanza: sceglie in base alle caratteristiche ecologiche e tossicologiche. Il fatto che una sostanza sia di origine naturale non la qualifica come “sana” e “sicura”; piuttosto che utilizzare una sostanza dotata di tossicità a lungo termine, di qualsiasi origine sia, Bensos sceglie di evitarne l’uso per evitarne l’esposizione ai propri utenti e ai propri lavoratori.

I prodotti Bensos e Benè non contengono oli essenziali né altri allergeni. Buona parte dei prodotti è priva di profumazione; i prodotti profumati contengono quantità minime di fragranza certificata anallergica e senza ftalati.

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