Una delle caratteristiche peculiari di tutti i detersivi e detergenti Bensos è l’assenza di ingredienti contenenti fosforo, nonché l’assenza di derivati del cloro quale l’ipoclorito. Perché questa scelta?

La decisione da parte di Bensos è stata presa allo scopo di tutelare le acque dei mari, fiumi e laghi. Un lago non è solo una risorsa idrica di acqua dolce, utile sia a scopo alimentare sia per l’irrigazione delle colture: è importante anche sotto il profilo paesaggistico, in quanto luogo naturale che contribuisce alla biodiversità e alla bellezza del mondo in cui viviamo. Se un lago è inquinato, tutti questi aspetti vengono a mancare; vediamo perché.

Innanzitutto la bellezza paesaggistica si mantiene se l’acqua è limpida e ricca di pesci, se le sponde presentano una vegetazione florida e se ospitano uccelli acquatici nelle giuste proporzioni. Tutto questo ha luogo se la presenza di inquinanti è bassa o nulla. Se invece, in particolare, sono presenti sostanze eutrofizzanti (come il fosforo e i suoi derivati, fra cui l’etidronic acid, ingrediente di detersivi e cosmetici) oppure altamente tossiche per gli organismi acquatici (come l’ipoclorito o candeggina e alcuni tensioattivi), le popolazioni di crostacei e di pesci ne possono soffrire fino a morire in massa, seguite dalla scomparsa degli uccelli acquatici che solitamente se ne cibano; l’acqua diventa un “brodo” verde di microalghe, senz’altra vita.

Laghi italiani importanti come il Garda e l’Iseo, pur mantenendosi attualmente in equilibrio, sono a rischio di eutrofizzazione; nel lago d’Iseo in particolare si è registrato, negli ultimi anni, un fenomeno di diminuzione del fosforo totale negli strati superficiali dell’acqua, a fronte però di un aumento cospicuo del fosforo negli strati profondi (ipolimnio), che sono anche i più freddi e caratterizzati dal minore ricambio di ossigeno, specialmente nella stagione estiva. Il fosforo e i suoi derivati non sono biodegradabili, tendono ad andare a fondo e vengono adsorbiti volentieri nei fanghi e nel limo; anzi, il fosforo viene utilizzato dalle alghe proprio per costruire le pareti cellulari. Quindi: più fosforo c’è e più le alghe crescono.

Purtroppo nella nostra regione e in altre regioni d’Italia, la rete di impianti di depurazione degli scarichi domestici e industriali non è ancora ben strutturata: molti scarichi vanno ancora direttamente nei laghi e nei fiumi. In più, per quanto riguarda il trattamento dei derivati del fosforo, va detto che le tecnologie attuali non permettono ancora una resa di rimozione molto alta: si tratta di una tipologia di sostanze difficile da rimuovere e le procedure devono essere attuate con grande attenzione; sono talmente delicate che vanno gestite il più possibile in maniera “centralizzata”, ossia concentrando gli sforzi in impianti di grosse dimensioni, dotati di apparecchiature particolarmente precise di erogazione degli agenti defosfatanti e di controllo post-trattamento. In questo caso, suddividere il trattamento in tanti piccoli impianti risulta molto rischioso, visto che l’eutrofizzazione, se dovesse iniziare a diffondersi in un grande lago, potrebbe diventare irreversibile.

Già dal 1983, in Italia le leggi hanno fatto ridurre drasticamente il contenuto in fosforo dei detersivi; dal 2013 e, rispettivamente, dal 2017, la Commissione Europea ha posto delle restrizioni sui derivati del fosforo nei detersivi per bucato e per lavastoviglie. Non molti sanno però che queste normative sono limitate ai detersivi per uso domestico, mentre quelli per uso professionale (pulizie industriali e degli enti pubblici, ristoranti e alberghi, mense) non sono interessati da queste normative e spesso contengono derivati del fosforo in alte concentrazioni.

La scelta di Bensos è, quindi, l’esclusione totale di fosforo e derivati dai prodotti per uso domestico ma anche dai prodotti per uso professionale e alberghiero. In questo modo, anche in assenza di impianti di trattamento delle acque reflue, non si mette a rischio alcuna popolazione acquatica e si tutela l’ambiente senza correre rischi inutili.

Fonti: ARPA Lombardia – Rapporto Triennale 2014-2016 (2018); Reg. Lombardia – Censimento Fauna Ittica (2015); S. Berardi (2009); K. Fischer (1993); I.C. Shaw, J. Chadwick (1998); Toxnet; European Commission (2011).

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