Zucca_luffaLe spugne di zucca luffa (dette anche “loofah”) sono prodotti della natura utili soprattutto per massaggiare la pelle con un delicato effetto esfoliante, durante la doccia o nella pulizia del viso. Tuttavia, essendo molto naturali e prive di agenti conservanti o di barriere di alcun tipo, sono compatibili non solo con l’ambiente ma anche con alcuni suoi “ospiti”, i batteri.
Articoli scientifici del 1993 e 1994, pubblicati sul Journal of Clinical Microbiology, collegano la zucca luffa alla possibilità di acquisire follicoliti (infezioni del follicolo pilifero) da Pseudomonas aeruginosa o altri batteri, in particolare Klebsiella ed enterococchi.
Lo studio del 1994 evidenzia come alcuni batteri si insedino già durante il processo di produzione, che prevede l’immersione delle zucche in acqua per molte ore. Poi le zucche vengono essiccate e i batteri restano latenti, per poi “rianimarsi” con la reidratazione da parte dell’utente finale.
La presenza dei batteri ambientali può essere poi incrementata dai frammenti di pelle asportati dalla luffa stessa durante i massaggi esfolianti: questi frammenti di pelle costituiscono un terreno di coltura per i batteri, che nel giro di qualche ora si saranno già moltiplicati.

Unitamente agli aspetti legati allo sviluppo batterico, è stata verificata dai ricercatori anche l’efficacia della disinfezione. All’epoca fu testato l’agente igienizzante più comune, la candeggina (sodio ipoclorito): una soluzione di ipoclorito in 9 parti di acqua è in grado di decontaminare completamente una luffa ben immersa nel giro di 1 minuto.
Attualmente sono disponibili agenti sanificanti più ecologici, quali l’acqua ossigenata 130 voll., oppure il più maneggevole sodio percarbonato. L’azione disinfettante di quest’ultimo è ottimizzata sopra i 60°C.
Indicativamente, ecco un suggerimento di trattamento sanificante con sodio percarbonato puro: le spugne di zucca luffa possono essere immerse in una bacinella (o scodella, se la luffa è piccola) con acqua molto calda e 1 cucchiaio di sodio percarbonato puro ogni 2 litri di acqua, per 1-2 ore; poi sciacquare e lasciar asciugare bene. Conservare poi in luogo asciutto e lontano da fonti contaminanti.

È quindi consigliabile procedere come segue:
1) dopo l’acquisto e prima del primo utilizzo, fare il trattamento con sodio percarbonato;
2) fare il trattamento dopo ogni utilizzo.

Così la zucca luffa verrà decontaminata e messa ad asciugare già pulita.

Bensos propone il sodio percarbonato puro con il nome di Additivo Smacchiante cod. D.
Su richiesta può fornire anche l’Acqua Ossigenata 130 voll.

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