Tempo fa una signora ci ha detto: “Ah, ma io il lavello non lo lavo mai con il detersivo: è in acciaio inox!” Secondo l’opinione della signora, l’acciaio inox dovrebbe essere “autopulente” e un risciacquo essere sufficiente…

Purtroppo la realtà non è così semplice, come ben sanno i lavoratori della ristorazione che devono seguire i protocolli HACCP: il lavello deve essere sgrassato e pulito per bene, per abbattere la carica microbica che vi si accumula durante l’utilizzo. I microbi possono venire dagli stessi alimenti (per esempio: la Listeria monocytogenes può provenire da formaggi, carne; la Salmonella enteridis da carne, uova) oppure dal terriccio che laviamo via dalle verdure.

Ciò che può essere utile sapere, soprattutto nell’uso casalingo, è che una buona igiene si può ottenere anche solo con l’uso accorto dei normali detersivi, senza necessariamente usare disinfettanti: batteri e muffe patogeni possono proliferare nello sporco proteico, nei residui di carboidrati e nello sporco grasso, con affinità diverse a seconda del microorganismo. Per esempio, le cellule dei batteri Gram-negativi (come l’Escherichia coli, lo Pseudomonas aeruginosa, le Salmonelle) sono dotate di una membrana esterna a base lipidica, formata da molecole denominate lipopolisaccaridi, che mostrano affinità con lo sporco unto. Invece certe muffe (come l’Aspergillus niger, che spesso contamina i ciuffi neri delle banane) sono maggiormente affini con i residui di frutta, e via dicendo.

In generale, se si lava bene il lavello con il Lavapiatti a Mano oppure con lo Sgrassatore Universale, tutti i vari tipi di sporco che fanno da “casa” ai microbi vengono portati via con lo sporco stesso. Nel caso in cui ci sia in casa una persona con infezioni particolari, o al contrario con le difese immunitarie abbassate, può essere indicato spruzzare e lasciar agire anche il Prontogiene, dopo aver sciacquato bene il Lavapiatti o lo Sgrassatore precedentemente usati. È comunque controindicato utilizzare prodotti igienizzanti troppo frequentemente se non c’è una reale necessità, al fine di non coltivare batteri super-resistenti.

[Bibliografia: T.J.Silhavy et al., Cold Spring Harb Perspect Biol 2010;2:a000414; S.H.Rhee, Intest Res 2014;12:90-95; B.Alberts et al. Molecular Biology of the Cell. 4th edition, Garland Science, 2002]

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