Per potersi conservare a lungo, detersivi e cosmetici vanno completati con ingredienti detti, appunto, conservanti. Questo perché altrimenti batteri e muffe potrebbero alterarli e, in qualche caso, renderli pericolosi per la salute (rischio microbiologico).
Fra i vari conservanti che si possono utilizzare nei detersivi, alcuni sono da evitare in quanto non ecologici o tossici. Molto comuni sono il methylisothiazolinone e il benzylisothiazolinone, entrambi forti allergeni; il secondo, in particolare, è anche tossico verso i cromosomi delle cellule di ovaie di mammiferi (si dice che è “clastogenico” verso queste cellule) e in certe condizioni fa in modo che si sprigioni la tossica formaldeide (si dice che è un “precursore di formaldeide”).
Anche certi conservanti da taluni considerati “ecologici” non andrebbero utilizzati: per esempio il dehydroacetic acid, di cui abbiamo già parlato in passato in questo articolo, facendo notare la sua tossicità per il ciclo riproduttivo e per il feto di mammiferi; anche il benzyl alcohol presenta delle criticità in quanto è uno dei 26 forti allergeni normati dalla Dir 2003/15/CE del 27 febbraio 2003 e, in più, presenta una certa tendenza a danneggiare DNA e cromosomi di cellule di mammiferi (si dice che è “mutageno”).
Seppur alcune riviste, comunque non scientifiche, identifichino il sodio propionato come conservante nocivo, vi dimostriamo che invece non lo è ed per questo che Bensos ha scelto l’utilizzo di questo ingrediente in quanto efficace e sicuro per i suoi detersivi. Infatti non solo è uno degli ingredienti meno pericolosi che si possano utilizzare per fare un detergente, ma è anche uno dei meno pericolosi per uso alimentare (nel quale si ritrova codificato come E281): usato nelle dosi corrette, serve come antifungino nei prodotti di panificazione a lunga conservazione. I funghi e le muffe sono agenti contaminanti di un certo rilievo, soprattutto in campo alimentare ma anche nella detergenza. Il sodio propionato non è considerato un allergene né viene riconosciuto come tale in alcun database ufficiale; inoltre risulta non essere dotato di tossicità a lungo termine.
A nostro avviso, il sodio propionato permane come un conservante sicuro, che si conferma rientrare nei rigorosi criteri Bensos. Come è nella nostra filosofia, continueremo comunque a tenere monitorati i database scientifici, per essere sempre certi di utilizzare ingredienti per la realizzazione dei prodotti sicuri per la salute e per l’ambiente.
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