Secondo il documento “COVID-2019. Nuove indicazioni e chiarimenti” emesso dal Ministero della Salute il 23 febbraio 2020, la pulizia di ambienti potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 (il “Coronavirus”) va effettuata dapprima con “acqua e detergenti comuni”, mentre la disinfezione va effettuata in uno step successivo.

Le procedure di sanificazione considerate efficaci e sufficienti includono l’utilizzo di “comuni disinfettanti di uso ospedaliero” a base di ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%) oppure etanolo (62-71%) oppure perossido di idrogeno (0.5%) con adeguati tempi di contatto. Gli igienizzanti Bensos della Linea Forte non sono indicati, per questa situazione specifica, in quanto sono a base di un sale quaternario di ammonio (che sanifica rispetto ad altri microbi).

Per quanto riguarda la pulizia iniziale è sempre valido il discorso di evitare le sostanze tossiche a lungo termine e gli allergeni. In effetti, nei prodotti più diffusi al supermercato si trovano varie sostanze preoccupanti: da sostanze come il LAS (Sodium C10-13 alkyl benzenesulfonate), il potassium cocoate, vari allergeni, alcuni conservanti e biocidi (come il sodium pyrithione o l’aldeide glutarica) che proprio non dovrebbero entrare a contatto con la pelle o con il tratto respiratorio.

Pulizie ottime e senza traccia di allergeni né di sostanze tossiche si possono fare con lo Sgrassatore Universale Bensos, detergente concentrato e perfettamente ecologico. Basta pochissimo prodotto (per i pavimenti di casa: c.a. 20 ml su 5 litri d’acqua) per pulire in modo efficiente e senza residui tossici.

Anche nella sanificazione si possono evitare allergeni e residui tossici. Per quanto riguarda le pulizie istituzionali in particolare, Bensos consiglia l’Acqua Ossigenata (perossido di idrogeno), che può essere dosata nel secchio nelle quantità dovute per l’ultima passata di sanificazione, in rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute. Quando si movimenta questo agente antimicrobico bisogna proteggersi gli occhi e le mani (è corrosiva) e anche i vestiti (ha un alto potere sbiancante); quando agisce sui microbi e sullo sporco produce effervescenza perché sviluppa ossigeno attivo. Quando ha completato la propria azione ossidante e disgregante, non rimane alcun residuo dell’agente igienizzante, se non un po’… d’acqua.

Nel frattempo abbiamo sviluppato anche un prodotto specifico, a base alcoolica, per la disinfezione delle piccole superfici: l’Igienizzante Alcoolico contenente il 72% di alcool etilico e altri agenti antimicrobici biodegradabili. Per l’igienizzazione delle mani, siamo rivenditori dei prodotti Pharmamani, senza profumi allergizzanti né persistenti.

Siamo a disposizione per informazioni ulteriori.

12 Commenti
  1. Quali sono le quantità dovute di acqua ossigenata per litro? Grazie

    • Buongiorno Anna,

      le indicazioni ministeriali parlano di acqua ossigenata allo 0,5%. Partendo da quella concentrata per uso industriale (130 Voll., che corrispondono circa al 35-37%) che abbiamo noi, si vanno a dosare circa 15 ml in 1 litro d’acqua, 20 ml in via prudenziale

  2. Serve risciacquare dopo aver disinfettato con acqua e acqua ossigenata?

    • Buongiorno Michela,
      per quanto riguarda il disinfettante in sé, ossia l’acqua ossigenata, non rimangono residui se non acqua e ossigeno gassoso. Per quanto riguarda batteri e virus che sono stati aggrediti e demoliti dall’acqua ossigenata, possono rimanere residui inerti, quindi non dovrebbe esserci necessità di risciacquo. L’unico timore potrebbe essere il fatto che l’acqua ossigenata possa non aver esaurito la propria reattività e che quindi vada sciacquata via, ma dopo pochi minuti in realtà si esaurisce.
      Va ricordato che l’acqua ossigenata andrebbe applicata su una superficie non “sporca” bensì già pulita dallo sporco grossolano con altri detergenti.
      Direi che la risposta alla domanda è no. Cordiali saluti

  3. Scusa ma l’acqua ossigenata diluita va bene anche sui mobili di legno laccati?

  4. mi scusi la concentrazione di alcool nel lavavetri e spolvero?

    • Buongiorno Silvano, nel Lavavetri e Spolvero la concentrazione di alcool etilico è inferiore al 5%, pertanto non ha alcun effetto igienizzante sul Coronavirus. Cordiali saluti

  5. Buongiorno Silvano, la diluizione allo 0,5% sembra essere poco aggressiva nei confronti delle superfici. Peraltro, per minimizzare il rischio di danni a superfici delicate si possono adottare due misure: 1) provare l’applicazione in un angolo nascosto del mobile; 2) in ogni caso, pochi minuti dopo l’applicazione del prodotto passare un foglio di carta assorbente inumidito con acqua pulita, al fine di sciacquare le eventuali tracce di acqua ossigenata ancora reattiva. Gli studi scientifici validati riportano l’efficacia dell’acqua ossigenata 0,5% contro il Coronavirus già dopo 1 minuto di reazione. Cordiali saluti

  6. Buongiorno Silvia. Mi elenca i materiali più comuni da ritenere “superfici delicate?” Grazie.

    • Buonasera Antonietta, dipende sempre da che cosa si intende applicare su una determinata superficie. L’acqua ossigenata è un forte agente ossidante e sbiancante, su certe vernici (e su molti tessuti) potrebbero rimanere degli aloni.
      Passando ad altri prodotti, si pensi ai disincrostanti acidi e agli anticalcare: pure quelli creati con acidi deboli, pertanto più blandi del “muriatrico”, possono danneggiare le superfici in marmo.
      I prodotti contenenti alcool potrebbero lasciare aloni su certe plastiche delicate; sicuramente sciolgono la cera e le paraffine, quindi le superfici in marmo o in legno trattate con questi agenti protettivi possono veder scomparire la patina protettiva, se pulite con un detergente alcoolico.
      Passando invece ai prodotti alcalini (ad esempio lo Sgrassatore Universale), bisogna evitare di spruzzarlo puro sulle plastiche melamminiche, in quanto l’alcalinità fa sì che si liberi l’ammoniaca, che fa parte della melammina stessa.
      E via dicendo…

  7. Grazie per la precisazione.

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