Il sapone di Marsiglia (o di Castiglia, come alcuni lo denominano) è il detergente più antico e naturale, prodotto con grasso animale o vegetale e sostanze alcaline (come la lisciva da cenere di legna) già nel 3º millennio a.C. in Mesopotamia. I detersivi complessi invece si producono solo da un centinaio di anni; per quale ragione sono stati messi a punto e, negli anni, hanno quasi soppiantato l’utilizzo del solo sapone, per il bucato?

La ragione principale è la seguente: in acque calcaree (“dure”) il sapone si combina con il calcio e il magnesio, creando residui insolubili in acqua che si ridepositano visibilmente sulle fibre. Nel lavaggio a mano, l’utente può prestare attenzione a queste tracce e rimuoverle con attenzione; nel lavaggio a macchina, invece, le tracce rimangono sul bucato.

A differenza del sapone o degli agenti alcalini puri (i quali creano molecole di sapone, quando rimuovono lo sporco grasso), un detersivo innanzitutto svolge la maggior parte della propria azione detergente tramite sostanze che non formano residui insolubili; in secondo luogo, contiene alcune sostanze deputate proprio al mantenimento in sospensione acquosa dei residui di sporco (e di sapone), detti antirideponenti.

I detersivi spesso contengono altri tipi di sostanze: alcune efficaci (gli sbiancanti chimici, come il sodio percarbonato); altre che danno solo l’illusione di lasciare gli indumenti pulitissimi, quando invece hanno l’effetto di coprire sia le macchie di sporco sia l’ingrigimento (sbiancanti ottici e azzurranti), nonché mascherare gli odori con fragranze forti e persistenti.

Fino al 2004, la produzione di detersivi fu particolarmente impattante verso l’ambiente e la salute dell’Uomo: fra gli ingredienti, erano presenti sostanze non biodegradabili e molto tossiche (gli ottil- e i nonilfenol etossilati, potenti interferenti endocrini); in più, l’intera categoria dei tensioattivi non aveva obblighi riguardanti la biodegradabilità. Dal 2005 in poi (reso attuativo il Reg 648/2004/CE) questi aspetti sono migliorati: la Commissione Europea ha escluso l’uso dei tensioattivi più tossici e imposto l’obbligo di biodegradabilità rapida (secondo i Test OECD 301 A-F) di tutti i tensioattivi in uso. Sono rimasti però esenti da obblighi di basso impatto ambientale tutti gli altri ingredienti dei detersivi, che generalmente costituiscono la maggioranza dei componenti di un detersivo.

Bensos, da sempre, ha deciso di estendere l’obbligo di biodegradabilità rapida, secondo i Test OECD 301 A-F, a tutti gli ingredienti dei propri detersivi, detergenti per il corpo e cosmetici. A parte sono solo le fragranze, i cui produttori garantiscono l’assenza di allergeni e di ftalati, le quali vengono utilizzate da Bensos solamente per alcuni prodotti e in concentrazioni bassissime.

 

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